“La blockchain e l’economia circolare: le opportunità da cogliere” è il titolo della conferenza che si è tenuta lo scorso 12 luglio a Catania, nell’aula magna del Palazzo delle Scienze.
La giornata è stata organizzata da Agata Matarazzo, professore associato di Scienze Merceologiche del dipartimento di Economia e Impresa dell’Università degli Studi Catania, e da Maurizio Mazzapicchi di RINA in collaborazione con Sibyl.
L’obiettivo principale del convegno era trovare un punto di incontro tra studenti, politica e imprese su diversi temi quali economia circolare, blockchain, tutela e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, sistemi di loyaty.
La politica è stata rappresentata dall’On. Jose Marano (M5S) in qualità di membro dell’Assemblea Regionale Siciliana. Fra i rappresentanti del mondo imprenditoriale, oltre a C2T che è intervenuta con un talk del direttore generale Gualtiero Cortellini, anche Oracle e Promarsa.
L’intervento a cura di C2T si è concentrato sulle opportunità legate ai finanziamenti in ambito ricerca nel settore blockchain.
La blockchain è infatti la tecnologia tra le più discusse del momento, che vede un aumento vertiginoso di progetti: consiste in una rete informatica di nodi, ognuno dei quali contiene dati e informazioni che si aggiornano simultaneamente a ogni blocco, senza la necessità di un sistema di controllo centrale per la verifica delle informazioni.
Unica nota dolente: il budget riservato a questo settore è ancora risicato.
In Italia investono in questa tecnologia principalmente le aziende della finanza, le pubbliche amministrazioni e gli operatori logistici.
Le principali fonti finanziare agevolate sono le leve fiscali previste dal Piano Impresa 4.0, i bandi regionali e camerali soprattutto tramite l’istituzione dei PID (punti impresa digitali) con lo scopo di aumentare la diffusione di una cultura digitale presso le imprese, i bandi ministeriali e i bandi UE (sono previsti fondi comunitari fino a 340 milioni di euro per lo sviluppo della nuova tecnologia).
A livello nazionale, con la legge di bilancio 2019 è stato stanziato uno specifico fondo.
«Per perseguire gli obiettivi di politica economica e industriale connessi anche al programma Industria 4.0, nonché per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, – spiega Cortellini – è stato istituito, nello stato di previsione del MISE, un fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e Internet of Things, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Il potenziale inespresso di questa tecnologia è enorme e in molti stanno iniziando a capire i reali benefici che questo tipo di tecnologia può apportare nel mondo finanziario e non solo. Se la collaborazione di tutte le istituzioni si verificherà, i vantaggi saranno molteplici per l’intero sistema mercato, traghettando l’economia mondiale verso nuovi orizzonti.»